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Hudebni rozhledy
marzo 2021
Dvorák Piano Trios vol. 1 CD Review
[...] Quest'anno è stato pubblicato il disco [del Trio des Alpes] con musiche di Antonín Dvo?ák. Siamo fortunati che sia apparso nella redazione di Hudební rozhledy, perché la performance è, per dirla con una sola parola, sorprendente. La prima composizione è il Trio con pianoforte n. 3 in fa minore op. 65 e l’ascoltatore è accontentato sin dalle battute introduttive. Per me l’Allegro non troppo inizia in modo sublime, con tono eroico, mentre la melodicità tipica di Dvo?ák prevale nel secondo minuto, quando momenti di danza e momenti poetici risuonano tutti in una dinamica magnificamente sincronizzata, soprattutto nella straordinaria performance virtuosistica di ogni singola voce del trio, che insieme formano un modulo insolitamente energetico. Nel secondo movimento, l'ensemble non si allontana dalla sua natura energica, ma è piacevolmente più morbido e stabile nel tempo. Il seguente Poco adagio è costruito in efficace contrasto con l’attenuarsi del vigore, e viceversa con una presentazione più pronunciata dell’individualità virtuosistica degli interpreti. [...] Il Finale è una sintesi delle caratteristiche interpretative messe in campo fino a quel momento. Il trio è enfatico negli accenti, premuroso nel tempo, convincente nella presentazione strumentale e straordinario nel suono d'insieme.


Musica
novembre 2016
20th-Century Women Composer CD Review
[...] A rendere irrinunciabile questo disco e` anche la prova splendida degli esecutori, l’italo-svizzero Trio des Alpes. Serissimo nella preparazione (del Trio della Clarke, pubblicato postumo, i musicisti sono andati a confrontare il manoscritto per rassicurarsi su alcune incongruenze, poi emendate, riscontrate nell’edizione a stampa), il Trio des Alpes non si lascia imbrigliare da nessuna costrizione formalistica, andando ben al di la` di una lettura curiosa di questi pezzi negletti, dei quali impone, anzi, un’interpretazione con cui dovranno inevitabilmente fare i conti tutti coloro (e speriamo che siano numerosi) che si volgeranno a queste musiche degnissime d’essere conosciute e riascoltate. Equilibrio ed energia, slancio fantastico e poeticita` non timorosa di affettuosi indugi, bellezza dei suoni e tensione espositiva, precisione esecutiva e liberta` dell’espressione, sono il combinato vincente delle virtu` rare di questo splendido ensemble. (Bernardo Pieri)

Donne della realtà (blog)
aprile 2016
20th-Century Women Composer CD - (click to read)
È il disco delle sorprese questo “20th Century Women Composers” pubblicato dalla Dynamic di Genova con protagonisti il Trio des Alpes e il soprano Lorna Windsor. La prima riguarda i contenuti, le opere di tre donne musiciste, l’inglese Rebecca Clarke (1886 – 1979), la francese Lili Boulanger (1893 – 1918) e l’americana Amy Beach (1867 – 1944), la seconda, la strepitosa qualità dell’interpretazione da parte del pianista Corrado Greco, della violinista Mirjam Tschopp e del violoncellista Claude Hauri, componenti del trio italo-elvetico fondato nel 2010 e impegnato in una intensa attività concertistica in Europa e Stati Uniti, ma anche del soprano italo-britannico Lorna Windsor, allieva del grande basso Hans Hotter nonché di una delle leggende del ‘900 canoro, Elisabeth Schwarzkopf.[...] Un’operazione altamente meritoria questa del Trio del Alpes e un disco da consigliare non soltanto ai curiosi ma anche ai musicisti in cerca di idee. (Mario Chiodetti)


Gramophone.co.uk
settembre 2015
20th-Century Women Composer CD Review
The fine Swiss-Italian Trio des Alpes thoughtfully assess a variable collection of [these women composers] chamber works. Beach is notably conservative and her 1938 String Trio, once past a provocative cascade of whole-tone scales at the start, rapidly settles into post-Brahmsian rectitude. She is better represented by the songs with ensemble accompaniment[...]. Boulanger’s two pieces were written shortly before her tragic death aged only 24; the first, Un soir triste, sustains a series of quietly shifting, unresolved dissonances over its compelling 11-minute span. Clarke’s 1921 Trio is the real revelation, a work of almost Bartókian asperity, tautly controlled and haunted by a reiterated, jabbing monotone that never lets the music or the listener settle. It also gets by far the best performance – fluent, committed and wonderfully energetic throughout.

thewholenote.com
giugno 2015
20th-Century Women Composer CD Review
This is inspired programming, with the works on this disc thoroughly complementing each other. All three composers represented here were born within a quarter-century of each other. They each write in an expressive style that marks the transition from romanticism to modernism. None are musical innovators. But as women, they are rightly regarded as pioneers today.

Amy Beach, who was born in Boston in 1867, is the most well-known composer here. Her Trio for violin, cello and piano is a complex, virtuosic work, which ends with a memorable flourish. Swiss soprano Lorna Windsor’s performance of four art songs are engaging enough to make me want to explore more of Beach’s enormous song repertoire.

English composer and violist Rebecca Clarke enjoyed what she called her “one whiff of success” when she introduced her Viola Sonata in 1919, and then, soon after, this lovely Trio. Flamboyant, intense, driven, this is an exciting work, especially as performed by the Swiss-based Trio des Alpes.

The youngest composer here, Frenchwoman Lili Boulanger (sister of the influential teacher and composer Nadia), was only 25 when she died in 1918. The Trio des Alpes brings out the moody expressivity of her two contrasting pieces for piano trio, the first, D’un soir triste, plaintive, the second, D’un matin de printemps, exuberant.

These fine pieces are too rarely heard, making this thoroughly enjoyable disc particularly significant.

Repubblica
aprile 2015
20th-Century Women Composer CD Review
Il programma pesca autrici non inflazionate (Rebecca Clarcke, Lili Boulanger, Amy Beach), delineando una creatività aggiornata e priva di soggezione. (Angelo Foletto)